Report annuale CECE 2019: tutti i numeri
Secondo il CECE, organizzazione che rappresenta e promuove l’attrezzatura per l’edilizia europea e le industrie connesse, il 2018 è stato l’anno più forte per il settore europeo delle macchine per le costruzioni dopo la crisi economica del 2008. È uno dei dati che emerge dall’ultimo report annuale CECE, stilato a marzo 2019.
I principali elementi presi in considerazione riguardano:
- crescita vendite sul mercato europeo
- principali zone di crescita
- attenzione alla situazione globale
Dai rilievi effettuati, le vendite sul mercato europeo sono aumentate dell’11% : l’andamento è variato notevolmente durante l’anno. Dal 5% del primo trimestre (rispetto allo stesso periodo del 2017), si è osservata una crescita fino all’8,5% e al 9,4% nel secondo e terzo trimestre.
Ecco quanto risultato anche sulle indagini geografiche.
La situazione europea osservata dal report annuale CECE 2019
La maggior parte delle regioni dell’Europa occidentale e settentrionale ha registrato una crescita costante. Molti di questi mercati hanno raggiunto nuovi livelli storici, poiché provenienti da livelli già elevati.
I mercati dell’Europa meridionale e dell’Europa centrale e orientale hanno proseguito con il loro percorso di ripresa e sono cresciuti a livelli superiori alla media.
La Russia ha confermato il trend positivo dell’anno precedente; mentre il mercato turco è stato l’unica eccezione negativa. Dopo un inizio che faceva ben auspicare, il Paese è rimasto vittima di un clima generale scoraggiato e si è così registrato un secondo tempo con un trend infelice.
Report annuale CECE 2019: quali sono le previsioni per il nuovo anno?
Non sono previsti cambiamenti significativi per l’anno corrente.
In poche parole sono previsti:
- l’espansione del settore minerario e delle costruzioni
- aumento dei prezzi delle materie prime
- la crescita del settore delle macchine per l’edilizia globale
Se gli sviluppi globali non saranno oscurati dall’aggravamento dei conflitti commerciali, si può sperare per un aumento delle vendite dal 5% al 10% sul mercato mondiale. Certamente gli avvenimenti in corso (quali, ad esempio, Brexit) potrebbero incidere sull’intero mercato europeo, frenando la forte spinta di crescita verificatasi nel 2018.
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